Mons. András Veres, vescovo di Győr, presidente della Conferenza Episcopale Ungherese (CEU), ha visitato Smirne per l’invito dell’arcivescovo di Smirne (Izmir) Martin Kmetec OFM Conv., presidente della Conferenza Episcopale Turca. Anche il segretario generale della CEU Tamás Tóth lo ha accompagnato durante il viaggio.
Il 15 settembre l'arcivescovo Martin Kmetec ha concelebrato a una messa con il vescovo András Veres ad Efeso. La delegazione ha poi visitato la cattedrale di Smirne, danneggiata dal terremoto del 2020 e ora restaurata. Monsignor Kmetec ha ringraziato i cattolici ungheresi e la Conferenza episcopale ungherese per le loro preghiere e per il sostegno di 40.000 euro ricevuto. All'evento ha partecipato Lucian Abalintoaiei OFM Conv. segretario generale della Conferenza Episcopale Turca.
Con una popolazione di quattro milioni di abitanti, Smirne è oggi la terza città più grande della Turchia, situata in Anatolia, sulla costa del Mar Egeo. Sede arcivescovile cattolica. La sua cattedrale è stata costruita nel secolo XIX in onore di San Giovanni Apostolo e ha subito gravi danni durante l'ultimo terremoto del 2020. Il restauro della chiesa è stato sostenuto anche dalla Conferenza Episcopale Ungherese, mossa dalla solidarietà tra i cristiani.
La città all’epoca fu un fiorente insediamento cristiano chiamato Smirne. San Policarpo fu un suo famoso vescovo nel secolo II. Le tracce del terremoto sono ancora visibili sul soffitto della chiesa a lui intitolata.
L'arcidiocesi di Smirne copre circa 100.000 chilometri quadrati e oggi nel suo territorio vivono solo 5.000 cattolici.
L'insediamento sulla costa del Mar Egeo, Izmir precedentemente noto come Smirne, è menzionato anche nell'Apocalisse (Apocalisse 1:11; 2:8-11). Il vescovo Sant'Ignazio di Antiochia (~35-~107) scrisse quattro delle sette lettere sopravvissute in questa città e ne indirizzò due alla chiesa locale. Il vescovo San Policarpo (prima del 69 - 155) visse e morì martire nella città di Smirne.