Comunicato della CEU

Guidati dal nostro senso di responsabilità nei confronti di coloro che ci sono affidati, tenendo conto del parere degli esperti epidemiologici e a causa delle restrizioni dovute alla terza ondata della pandemia COVID-19, in considerazione delle particolarità della nostra Chiesa, confermando i regolamenti precedenti disponiamo quanto segue fino alla revoca:

1.Nell'emergenza dichiarata a causa del coronavirus, le chiese sono particolarmente importanti come luoghi di ricarica spirituale e di preghiera, motivo per cui continuiamo a tenere aperte le nostre chiese.  La liturgia aperta al pubblico può essere celebrata solo in sintonia con le ordinanze rispettive, specialmente con quelle riguardanti al divieto di spostamento, seguendo i decreti dell’ordinario competente. Bisogna agire in modo responsabile e prudente rispettando le ordinanze della pandemia, riguardo in particolare all’uso dei disinfettanti, della mascherina e al mantenere la distanza di sicurezza.

2.Secondo le norme del Codice di Diritto Canonico l’ordinario della diocesi qualora lo ritiene opportuno, può dispensare dall’obbligo di partecipare alla messa di domenica (CIC can. 87 §1., can. 1245). Questa dispensa – per evitare il contagio – è stata concessa nuovamente dagli ordinari della Conferenza Episcopale Ungherese, fino alla revoca.

3.Continuiamo a seguire tutte le ordinanze epidemiologiche pertinenti in tutte le nostre chiese, istituzioni ecclesiastiche e parrocchie, così come nell’amministrare i sacramenti e nelle nostre istituzioni educative, sociali e sanitarie.

Secondo il Codice di Diritto Canonico il vescovo diocesano comptetente, o quelli che nel diritto sono equiparati, può emanare un decreto diverso da quello presente.

Riguardo alle celebrazioni di Pasqua prenderemo decisioni successivamente.

Presente decreto è valido per tutte le diocesi d’Ungheria di rito latino.

Offriamo le nostre preghiere in Quaresima per tutto il nostro popolo, specialmente per coloro, che sono coinvolti direttamente nella pandemia, particolarmente per chiunque lavori per noi sui campi nella vita quotidiana. Rivolgiamoci con attenzione ricolmo d’amore verso i nostri fratelli e sorelle anziani e quelli a rischio.

Budapest, il 5 marzo 2021

La Conferenza Episcopale Ungherese