Comunicato della CEU

Con l'entrata in vigore delle norme epidemiologiche, a seguito delle quali sono state revocate le limitazioni negli spostamenti, è possibile celebrare la liturgia pubblica in tutto il paese , risulta necessario modificare le disposizioni precedenti della Conferenza Episcopale Ungherese per la situazione attuale di pericolo.

1. Dal 14 giugno 2020 (solennità del Santissimo Corpo e Sangue di Critsto) revochiamo la dispensa generale dall’obbligo di partecipare alla messa domenicale ed il permesso d’impartizione di assoluzione in modo generale  contenuti nella nostra disposizione n. 637/2020 del 17 marzo a meno che il vescovo competente non disponga diversamente. Riguardo alla partecipazione alla Messa, i principi morali generali continuano ad applicarsi, cioè i nostri fratelli anziani, vulnerabili o malati, così come quelli che sono impediti adempiendo il proprio dovere, non sono soggetti all'obbligo.

2. Sulla celebrazione della liturgia pubblica e sulle modalità di amministrazione dei sacramenti verrano prese decisioni da ciascun vescovo diocesano sulla base del canone 838 del Codice di Diritto Canonico, tenendo conto delle circostanze e delle possibilità locali, nonché delle norme sanitarie.

3. Continuiamo a seguire tutte le normative statali pertinenti nelle nostre istituzioni educative, sociali e sanitarie.

Presente decreto è valido per tutte le diocesi d’Ungheria di rito latino.

Vorremmo ringraziare i sacerdoti per il loro servizio, i fedeli per la loro perseveranza e preghiere, e ancora una volta ringraziamo tutti per la tenacia dimostrata in questa straordinaria situazione in tutti i settori della vita. Continuiamo a stare attenti gli uni agli altri nello spirito di preghiera.

Budapest, 3 giugno 2020

la Conferenza Episcopale Ungherese